Tratta dal racconto di Sepulveda,
Liberamente adattata da Roberto Gallina
e associata a musiche tratte dal balletto di Leo Delibes “Coppelia”
La nostra storia comincia sul mare dove il tranquillo volo di uno stormo di gabbiani viene turbato dall’arrivo di una “puzzolente” petroliera.
Vento, tempesta, falla nel fianco ; nulla manca alla nostra versione pur anche la morte del gabbiano madre, che , contrariamente alla trama del libro precipita direttamente all’interno della biblioteca , dove i nostri amici gatti hanno la loro sede.
La scoperta delle peculiarità di un gabbiano , a partire dalla cova dell’uovo , passando per il cibo adeguato alla picoola Fortunata, per arrivare fino allo studio dei metodi per farla volare sono possibili grazie all’ENCICLOPEDIA!
E’ li che Diderot trova la risposte!
Non mancano neanche i brutti topi che rapiscono la gabbianella e la servono come cena al loro re, come non manca la triste scoperta che Fortunata fa grazie ad uno specchio del fatto di non essere uguale ad un gatto e di dover scoprire ed accettare la sua diversità.