LA NOSTRA VERSIONE
Siamo in una bottega di un rinomato fabbricante di bambole meccaniche. E’ notte e due bambini molto poveri si introducono di nascosto per ammirare le splendide creazioni meccaniche a misura d’uomo, improvvisamente e magicamente tali personaggi si animano e dai magazzini escono molti altri giocattoli che passeranno la notte a divertirsi lontano da occhi indiscreti facendo eccezione per i due piccoli bambini che saranno coinvolti nei loro giochi fino all’alba, quando rumori vari annunceranno l’arrivo del proprietario.
Si apre una porta ed egli entra col suo aiutante seguito da altri commessi, i quali riordinando si accorgono dei due piccoli intrusi e li scacciano.
Entrano poi alcuni ricchi clienti: un ricco americano con moglie, un commerciante russo e due vecchini un po’ avari, e ovviamente il proprietario si fa loro incontro premuroso e li fa accomodare tutti, li fornisce del catalogo completo delle meraviglie del negozio ed con l’aiuto dei commessi si dà inizio alla sfilata e alla dimostrazione di giochi meccanici semoventi che ballano varie danze.
Si comincia con bambole in costume popolare italiano che sono messe in movimento e danzano una tarantella piena di fuoco, poi i commessi ritirano le bambole e ne portano altre. Ecco regine e re delle carte che si mettono a ballare la Mazurca, dapprima con andamento moderato, poi sempre più mosso.
Quindi vengono introdotte quattro scatole dalle quali fanno capolino altrettanti pagliacci che come nella loro natura fanno scherzi ai due vecchini che si erano avvicinati curiosi e critici.
A seguire, con grande gioia del commerciante russo viene presentato un gruppo di bambole vestite da cosacchi che eseguono ogni sorta di esercizi al comando del loro capitano.
Al fine viene introdotto un gruppo di dame e cavalieri tutti pieni di merletti che interpretano un minuetto.
I clienti sono veramente compiaciuti di quanto hanno visto, ma non si decidono per l’acquisto di nessuna di quelle meraviglie finora mostrate.
A questo punto, tra la disapprovazione dei commessi, il proprietario decide di mostrare il suo capolavoro che rappresenta il massimo della perfezione realizzata in tre splendide coppie di ballerini di Cafè chantant che balla il Cancan. Essi costituiscono l’orgoglio del costruttore, poiché eseguono con grande perfezione difficilissimi salti e volteggi. I clienti vanno in visibilio per tali meraviglie e dopo aver conosciuto il prezzo strabiliante che il padrone azzarda nella convinzione di rendere impossibile l’acquisto, senza dubbio alcuno mettono mano al portafoglio, esclusi ovviamente i due vecchietti che indignati da tale cifra se ne vanno infuriati. Le ballerine di Cancan vengono così vendute, ma per risparmiare i due ricchi si accordano di dividerseli: tre andranno a New York e tre a Mosca dall’altra parte del mondo. I clienti passeranno all’indomani per ritirare i pacchi dei loro acquisti. Il proprietario ed il suo aiutante, rimasti solo danno sfogo alle loro emozioni l’uno deluso per non aver saputo evitare l’acquisto e per aver ceduto alla tentazione rappresentata dai soldi e l’altro arrabbiato per la separazione dei ballerini e la vendita del masterpiece della bottega.
È l’ora della chiusura, ma è anche l’ora in cui le bambole si animano e cominciano a vivere la loro vita allegra e notturna come ogni sera, ma questa volta alla vista delle due diverse e lontane destinazioni l’allegria presto svanisce. Le ballerine accennano un valzer lento e triste; essi sanno che dovranno separarsi e disperate piangono. Anche le altre bambole sono commosse e prendono viva parte al dolore delle compagne.
Ma un’idea balena tra di loro e furtivamente vengono nascoste le ballerine e le loro scatole vengono riempite di carta e viene festeggiata poi la loro decisione di aiutarle con una danza gioiosa
All’indomani, quando il proprietario entra nella bottega col suo aiutante, tutto sembra in ordine; ma non appena arrivano i compratori per ritirare ciò che hanno acquistato cercano con ogni mezzo di far loro cambiare idea riproponendogli le migliori tra bambole ammirate il giorno prima, ma inutilmente, perché i due ricchi clienti vogliono proprio le ballerine di Can-Can. Che hanno pagato a così caro prezzo.
Ma quando gli scatoloni vengono ispezionati .. .. la coppia dei ballerini non si trova più, le loro scatole non contengono che carta! I clienti delusi si arrabbiano e cominciano a bastonare di santa ragione il proprietario e se la prendono anche con l’aiutante. Ma ecco che le bambole esposte riprendono vita.
I cosacchi inastano la baionetta e partono all’assalto dei clienti sbalorditi che in tutta fretta fuggono dal negozio. A questo punto ricompaiono le ballerine del Cancan che, con tutte le altre bambole, festeggiano con una danza trionfale.
Il proprietario ha finalmente capito che anche le bambole, benché meccaniche, hanno un cuore e partecipa col suo aiutante alla danza. Ambedue sono in fondo felici di non doversi distaccare più da quelle creature nate da loro stessi.